Volevo fare un pò di complimenti.
Complimenti ai responsabili di miss Italia che senza dire una parola stanno lasciando alla pubblica gogna una ragazzina di 18 anni, ma lo fanno per difendere il segreto di pulcinella che la scenetta delle domande è da sempre una farsa organizzata da loro (tra l’altro non si capisce perchè si ostinino a mostrare l’intelletto delle partecipanti ad un concorso di bellezza).
Complimentoni ad Antonio Ricci per l’eleganza con cui infierisce per confezionare il suo simpatico servizietto.
Complimentissimi a tutti quelli che ridono dell’ignoranza e puntano il dito della vergogna e attribuendo ad un adolescente tutte le responsabilità della sua condizione. Ho provato ad andare in dietro con la memoria e a 18 anni i miei idoli erano Albertino e Fargetta, non i partigiani.
Certo, in età adulta ho anche conosciuto ragazze che, ancora a scuola, partecipavano con impegno e consapevolezza ai cortei contro la mafia o contro il decreto sulla scuola, ma non confondiamo l’eccellenza di un singolo con il generale stato del paese. Non cadiamo nella solita risposta del “non è vero, io ho un cuginetto intelligentissimo” o nella malinconica operazione di elogio del geniale italiano all’estero sulla copertina del Time, perchè quella copertina è frutto di meriti di un singolo, non del paese Italia.
In un paese dove il sistema educativo viene massacrato ad ogni legislatura, dove i genitori rimproverano gli insegnanti per i brutti voti, dove la TV affolla le teste vergini dei ragazzi con battibecchi sul fuorigioco, infornate di torte e competizioni canore farlocche, dove per strada il commento più elevato che si origlia è “aiutiamoli a casa loro”, arrivare a 18 anni con la consapevolezza del mondo che è richiesta a questa ragazza è un’impresa che poche di quelle dita puntate sono riuscite a compiere.
Nuotare contro corrente in questo fiume che oggi scorre verso il medioevo è arduo per un adulto, figuriamoci per un adolescente con molti meno strumenti per analizzare la realtà.
Per i pochi che vorranno approfondire su quello che in america si chiama Public Shaming, vi suggerisco un intervento di Monica Lewinsky a TED intitolato Il prezzo della vergogna
Leave A Comment