Non siamo diventati cattivi, siamo solo stanchi. Come un vegetariano che ritorna a mangiare carne con un gusto mai provato prima, il mondo sta andando a destra perché in molti sono stanchi di sostenere dei principi e comportamenti virtuosi.
La raccolta differenziata, la tolleranza e la condivisione sono faticosi da mantenere e per sostenerli spesso bisogna combattere contro se stessi per non abbandonarsi agli istinti primordiali di sciatteria ed egoismo.
Pare che Winston Churchill una volta abbia detto qualcosa come:
se da giovane non sei rivoluzionario, sei senza cuore, se da vecchio sei ancora rivoluzionario, sei senza cervello.
Molti di noi, che da giovani erano mossi, anche se timidamente, da principi di sinistra, oggi sono stanchi e abbattuti da una vita già impervia, e non hanno anche la forza di sostenere idee e comportamenti nobili, ma faticosi. Perciò ci si abbandona ad un trend politico che ci serve un ambiente confortevole per lasciarsi andare e tornare a mangiare la carne. Lentamente sta svanendo anche la pressione sociale che ci aiutava a mantenere la rotta come un corteo affollato ci aiuta a seguire una direzione. Oggi, molto più che un tempo, si può dire ad alta voce “io sono razzista” senza ricevere sguardi di sdegno.
Lo sviluppo del pensiero di secoli che ci ha portato a comprendere l’imprescindibilità dei principi di condivisione, in questi anni sta perdendo i pezzi perché l’uomo è debole e non riesce a sostenerli a lungo.
Se ci siamo elevati dallo stato di natura, è solo in virtù di un disciplinato addomesticamento degli istinti primordiali. Grazie a questo processo lento ma inesorabile, abbiamo inventato idee che in natura non esistono, come la giustizia, e le abbiamo elevate a capisaldi della nostra specie. Abbiamo aggiunto strati di consapevolezza alla nostra coscienza e una conoscenza di noi stessi e dell’universo che nessuna specie vivente (sulla terra) possiede. Possiamo godere della musica, dell’umorismo, della matematica e del buon vino, solo grazie alla nostra ostinata lotta dei lumi contro gli istinti. Ma forse ora qualcuno ha bisogno di sedersi per riprendere fiato.
Non so cosa sia meglio fare in questi casi; il progresso in democrazia è come una maratona strana, dove vince chi arriva per primo, ma perdiamo tutti se non arriviamo tutti al traguardo.
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