Un discorso potentissimo quello di Greta, ma solo per chi ha le orecchie per sentire. Espressioni e linguaggio del corpo dei leader politici presenti in aula erano quelle di chi ascolta l’ennesima inutile lagna di uno sparuto gruppo di cittadini che chiedono che la strada del loro paesello venga riparata. Quelle lagne che si ascoltano soltanto perchè la procedura impone di farlo o perchè la propria immagine politica benefici di quelle immagini che saranno diffuse dai media.
Greta invece parla di una questione che riguarda il 100% della popolazione mondiale indipendentemente che tu sia europeo, americano, asiatico, nero, bianco, ricco, povero, socialista, liberale, politico o operaio.
Nonostante ciò, l’emergenza climatica è costantemente in fondo alla lista delle priorità delle persone nella stanza dei bottoni. Ma in quella stanza, quelle persone ce le abbiamo mandate noi perchè distratti da cose più importanti della politica, come il nostro interesse privato o peggio ancora una squadra di calcio o l’acquisto di un altro vestito.
Distratti com’eravamo, non abbiamo avuto il tempo di informarci se quelle persone, con quei trascorsi, con quegli interessi in gioco o con quelle parole dette, si sarebbero presi cura della cosa pubblica o solo di loro stessi.
Un grande in bocca al lupo a noi, causa dei nostri mali che affogheremo additando qualcun’altro. E in punto di morte ci ricorderemo che una bambina di 16 anni lo aveva capito prima di noi e ce lo aveva detto.
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